Lavoro a tempo parziale o accoglienza per l’infanzia: cosa costa di più?
Una recente analisi di «Advance – Gender Equality in Business», una rete svizzera di aziende attive nel settore delle pari opportunità tra donne e uomini, mostra l’impatto finanziario del lavoro a tempo parziale e del ricorso a servizi di accoglienza per l’infanzia.
Advance promuove la carriera delle donne e offre programmi di rete, educazione finanziaria e sviluppo professionale, e sostiene che informandosi per tempo, le persone possono prendere decisioni sostenibili per il loro futuro.
Il cosiddetto child penalty, ovvero la perdita di reddito delle madri dopo la nascita di un figlio, spesso porta le donne a ridurre l'orario di lavoro o a ritirarsi completamente dalla vita lavorativa. Uno studio dell'economista Michaela Slotwinski mostra che una migliore informazione sulla previdenza per la vecchiaia aiuta le madri a mantenere un carico di lavoro più elevato e a ottenere una migliore sicurezza sociale a lungo termine. Di norma, un carico di lavoro più elevato è vantaggioso anche al netto delle imposte e dei costi dei servizi di accoglienza per l’infanzia.
Allo studio di Advance «Cosa costa di più: il lavoro a tempo parziale o i servizi di accoglienza per l’infanzia?» (disponibile in tedesco e inglese)
All'articolo sul sito web di kibesuisse sullo studio di Michaela Slotwinski